Prime Testimonianze
 
 
     
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Alcuni podisti, ormai non più competitivi, decisero, al termine di una 100 km., di cambiare modo di correre. Uno di loro lanciò una battuta che, subito si trasformò in progetto: “Perché’ non facciamo la prossima 100 km. con le carriole? Sono state per tanti anni il simbolo della fatica, potrebbero diventare delle compagne di viaggio fantastiche!” Era il 1984, centesimo anniversario della partenza dei braccianti romagnoli in direzione Ostia (grandi opere di bonifica), 10 carriole spinte da 10 atleti partono da Firenze in direzione Faenza.
L’effetto fu sconcertante, l’entusiasmo incalzante, il risultato fantastico!
Siamo nati così, qualcuno dice un po’ per caso, altri, sono convinti che la scorza dura e la perseveranza, degli antichi scariolanti, abbiano lasciato un segno cromosomico indelebile.
Per circa 11 anni, quel gruppo di amici, ha continuato a presentarsi al via delle più importanti “corse lunghe” accompagnati dalle fedeli carriole. .... poi, come in tutte le famiglie che si rispettano, si cresce e s’incomincia a pensare in grande .......
A questo gruppo, per compiere il definitivo salto di qualità, mancavano alcune cose, una capatina all’estero, una maratona propria, poi, superate queste asperità, ufficializzare la propria posizione. Abituati ormai a guardare in alto, e fiduciosi nei propri mezzi, affrontarono il primo obiettivo. La maratona più appetibile era sicuramente New York. Si consolida il rapporto con alcuni “esterni”, che, anche se non corrono, hanno le caratteristiche mancanti; prende così forma l’ossatura del futuro “gruppo culturale”.
In collaborazione con UISP Maratone Internazionali, si parte per la “grande mela”. Il gruppo de “gli scariolanti di Ravenna”, in 5 giorni riesce ad attirare su di se l’attenzione di migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo. Alla conferenza stampa interviene il Console italiano dello Stato di New York, dott. Mistretta, sono ricevuti all’Istituto Italiano di Cultura, in prima fila alla presentazione della maratona di Roma (che successivamente apriranno), ancora in prima fila alla Marcia della Pace (di fronte al palazzo dell’ONU), dove galvanizzano letteralmente i 50.000 presenti.
Il secondo obiettivo, è messo in tavola appena rientrati dagli Stati Uniti. Considerato, che l’arma migliore per farsi conoscere, è proporsi anche come organizzatori, nasce il progetto “una maratona per Ravenna”. Collegando il lavoro di bonifica compiuto dagli antichi scariolanti, alla nascita del Parco del Delta del Po’, sette facinorosi studiano un percorso che, come spettacolarità, in Italia, non ha precedenti. Un’esperienza fantastica, il 15 giugno 1997, con partenza da Comacchio ed arrivo a Casal Borsetti, è la 1^ Maratona del Parco del Delta del Po’. Sullo slancio della prima edizione prende corpo anche la seconda, il 3 maggio 1998, ma le dimensioni sono ormai tali da suscitare forti dubbi sul proseguimento dell’impresa. Nasce così un gruppo di lavoro che permette, non solo di continuare, ma di migliorare il progetto iniziale. Ne fanno parte, in primo luogo, le istituzioni ravennati, l’agenzia GRANDITALIA, ma la parte organizzativa rimane saldamente in pugno a “Gli Scariolanti di Ravenna”. Il percorso, tracciato da due veterani “scariolanti” racchiude, da un lato, le caratteristiche salienti del paesaggio ravennate, già presenti nelle precedenti edizioni, dall’altro, il passaggio in rassegna degli 8 monumenti scelti da l’UNESCO come patrimonio dell’umanità. Un percorso meraviglioso, che, unito all’ottima organizzazione de “Gli Scariolanti di Ravenna”, portano la Maratona di Ravenna Città’ d’Arte al grado di “Internazionale” in soli 3 anni.